Siamo entrati, con l’austero rito delle ceneri, nel tempo della Quaresima.
E’ un tempo affascinante: ci obbliga a tornare all’essenziale, a ripulire la nostra vita dagli inutili orpelli di cui ci circondiamo per paura di rimanere soli con noi stessi e con il nostro cuore. Ritrovare il nostro cuore per far esplodere la gioia della gratitudine e della libertà. La gioia di amare e di essere amati senza finzioni e senza pretese.
Il ritorno all’essenziale è anche un desiderio della nostra fede, "poiché – come ci ricorda il nostro Arcivescovo nelle linee pastorali della Quaresima 2021 – è sempre necessario liberarla dalle incrostazioni che l’abitudine e la mancanza di motivazioni rischiano di accumulare, ma è anche la direzione obbligatoria della Chiesa nel difficile contesto che stiamo vivendo, che non dà spazio a retoriche e che impone alla comunità cristiana un deciso recupero di credibilità".
E’ un tempo dinamico: si tratta di mettersi in cammino verso Gerusalemme. E’ il suggerimento che ci viene dalla meditazione quaresimale che Mons. Donato Negro ha affidato alla nostra Chiesa di Otranto. Non c’è pericolo di sbagliare strada: dobbiamo camminare dietro Gesù che "mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme" (cf Lc 9,51-52). Non si tratta di un cammino puramente geografico, ma – dice l’Arcivescovo – "è una salita perché chiede di lasciare la comoda valle dell’ "io", chiuso in se stesso. Questo cammino, il Maestro, lo compie con i suoi perché a Gerusalemme darà la prova suprema del Suo amore per loro e per i discepoli di tutti i tempi.
Il ritorno all’essenziale e il dinamismo del cammino dietro Gesù, rendono la Quaresima tempo privilegiato della carità. Non possiamo camminare dietro a Lui e far finta di non accorgerci di chi rimane indietro o sta mezzo morto ai bordi della strada: a Gerusalemme, come nella Terra Promessa, o si arriva insieme o non si arriva proprio. "La carità, con il suo dinamismo universale – ci ricorda Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2021 – può costruire un mondo nuovo, perché non è sentimento sterile, bensì il modo migliore per raggiungere strade efficaci di sviluppo per tutti".
Affascinati dall’essenziale ci mettiamo in cammino verso Gerusalemme con gli occhi e il cuore puntati su coloro che attendono parole e gesti di condivisione. Buona Quaresima di Carità!
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