Padre Francesco Neri, arcivescovo di Otranto, ha presieduto, venerdì 27 ottobre,  l’assemblea della Caritas diocesana.

160 operatori provenienti dalle parrocchie della diocesi e dai servizi della Caritas diocesana si sono ritrovati a Maglie per iniziare insieme il nuovo anno pastorale.

L’Arcivescovo ci ha affidato 4 punti di riflessione:

  1. Le opere della Caritas siano “segno” cioè sacramento del Signore Gesù che si prende cura di ogni fratello.
  2. L’azione caritativa sia preceduta dalla preghiera per non correre il rischio di fare “marketing sociale”; ma piuttosto annuncio del Vangelo attraverso le opere.
  3. Oltre la misericordia corporale c’è la misericordia spirituale. L’ascolto è un’opera di misericordia che deve accompagnare ogni nostra attenzione materiale alle persone. Mutuando una riflessione sulla Liturgia di Mons. Magrassi – ha detto Padre Neri – “nella carità non ci sono cose da fare, ma persone da incontrare”. “Per progredire nel suo discernimento, hanno detto i padri e le madri sinodali nella “Lettera al Popolo di Dio”- la Chiesa ha assolutamente bisogno di ascoltare tutti, a cominciare dai più poveri”.
  4. L’importanza del livello parrocchiale. L’annuncio del Vangelo e la carità devono essere il principale impegno delle parrocchie e per questo c’è bisogno di Caritas Parrocchiali ben strutturate.

L’assemblea si è aperta con la preghiera per la pace, in comunione con tutta la Chiesa.

Al termine gli operatori della Caritas hanno regalato all’arcivescovo un grembiule con l’augurio che possa essere, in mezzo a noi, segno di Gesù che “ci amò sino alla fine”. 

 

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