Cambiare noi, cambiare visione e così cambiare il sistema. Con questo pensiero, di riflessione e apertura si conclude il confronto con padre Antonio Loffredo e Alessio e Damiano, i due ragazzi della Cooperativa La Paranza di Napoli che ha scelto la bellezza e la comunione come habitus per costruire la Speranza, in luoghi difficili come la Sanità e il Centro storico della città partenopea.

Una storia, quella di padre Antonio e i ragazzi “della Sanità” nata nel 2001 fra incontri e sperimentazione, con la nascita nel 2006 della cooperativa che da allora si fa mezzo di promozione del patrimonio artistico del rione e della città, mettendo al centro l’umano ed in particolare i giovani.
Insieme hanno cominciato ad aprire e a vivere delle chiese chiuse e dimenticate con formule nuove (un teatro, una sala prove per l’orchestra, una palestra di box in una sagrestia, un museo di arte contemporanea), pensando oltre il consueto, riempiendo “la Casa di Dio con i Figli di Dio”. Nella consapevolezza che i Cristiani possono e devono osare perché gli è stata donata la Speranza e perché Gesù ha vinto la morte quindi non c’è più niente di impossibile da vincere, questi ragazzi insegnano a uscire dal consueto, dall’ordinario e parafrasando le parole di san Gaetano citate da padre Antonio, invitano a sfidare la provvidenza perché lei possa schiaffeggiarci con l’abbondanza.
Una storia preziosa, che faranno eco a lungo nei cuori dei tanti presenti, un eco che speriamo possa trovare l’audacia di costruire, non copiando un modello ma ispirandosi ad un metodo.

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